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Settembre 23, 2017

E’ “Mini” solo di nome, ed entra nella lineup del marchio di origine inglese ad occupare un posto molto interessante, quello delle SUV di Segmento C: è la Mini Cooper D Countryman, spaziosa, giovanile come solo Mini sa fare e molto versatile.

Il design

Siamo sicuramente davanti alla Mini più grande di sempre, pensata non per la pura agilità nel traffico cittadino, ma per la versatilità in tutta la tipologia di percorsi, garantendo spazio in abbondanza per i passeggeri e per i bagagli, così da poter essere utilizzata comodamente anche per i lunghi viaggi.

La nuova Countryman è stata sviluppata sulla base della piattaforma modulare denominata UKL2 e, rispetto alla versione precedente, ha delle dimensioni più generose, finalizzate proprio al miglioramento dello spazio interno e del bagagliaio. La lunghezza, di 20 centimetri superiore rispetto al passato, arriva ora a 4,3 metri, con una larghezza superiore di 3 centimetri, arrivando a superare 1,80 metri.

La capacità di carico passa ora a 450 litri nelle condizioni di marcia normale ma può aumentare a 566 litri facendo scorrere in avanti il divano posteriore. Abbattendo completamente gli schienali posteriori, invece, la capacità massima schizza fino a quasi 1400 litri.

Il design è rinnovato nelle linee generali della vettura ma questo restyling è maggiormente marcato sull’anteriore dove la nuova forma delle mascherine e dei nuovi gruppi ottici, richiedibili con tecnologia Full LED e con DRL che seguono il contorno del faro, rendono la Countryman giovanile e molto attuale.

In pieno stile Mini, invece, gli interni che ora hanno delle bocchette dell’aria condizionata rettangolari e non più circolari, con un infotainment con display touch da 6,5 o 8.8 pollici a dominare il centro della plancia.

Tecnologie e motori

La Mini Countryman è disponibile in ben 5 differenti allestimenti, ognuno con la sua propria dotazione tecnologica e fa piacere vedere come sia possibile ottenere una dotazione da vero marchio premium nel caso si opti per gli allestimenti superiori.

E’ possibile avere davvero di tutto, tra fari a LED, sistema di ricarica wireless per lo smartphone, retrocamera, cruise control adattivo, display HUD, sistema Driving Assistant con riconoscimento dei pedoni e funzione di frenata automatica d’emergenza, lettura dei segnali stradali e abbaglianti automatici.

Con la Countryman saranno disponibili 4 motori, due a benzina e due a gasolio. Per le varianti a gasolio troviamo un 2.0 da 150 o 190 cavalli mentre, per quelle a benzina, si può scegliere tra un 1.5 da 136 cavali e 220 NM di coppia motrice o un 2.0 in grado di sprigionare ben 192 cavalli e trasmettere alle ruote una coppia massima di 280NM. La trazione è anteriore ma, nella versione ALL4, è possibile attivare anche la trazione integrale. Due le tipologie di trasmissione: il cambio manuale a 6 marce o lo Steptronic automatico con 8 rapporti.

E’ prevista anche una variante ibrida plug-in, basata sul motore termico 1.5 da 136 cavalli, coadiuvato dal motore elettrico, in grado di sviluppare 88 cavalli aggiuntivi. Se ci si vuole spingere al massimo, invece, è presente la variante John Cooper Works, alimentata da un 2.0 a benzina che sviluppa 230 cavalli e 350 NM di coppia motrice. I prezzi di listino partono da circa 25.000 Euro ma salgono fino a quasi 44.000 Euro della top di gamma John Cooper Works.

Marzo 28, 2018

E’ una delle auto più iconiche e rappresentative del 900, ma anche una di quelle che più hanno saputo riadattarsi e rinnovarsi negli ultimi anni. Mini non è solo un marchio, è qualcosa di più, quasi una fede per tutti gli appassionati di quest’auto particolare, inconfondibile nelle forme e nel design.

Ne sono passati di anni dal quel 1959, anno in cui venne prodotto il primo storico modello: la Mini Minor, firmata da British Motor Corporation. L’anno successivo viene lanciata la versione familiare della Mini, con passo allungato, portellone a doppio battente e listelli in legno; modello che poi venne modificato nei materiali con la carrozzeria in metallo che sostituisce le parti in legno.

Tra la fine degli anni 60 e l’inizio dei ’70 Mini diventa un marchio a se stante e l’offerta di vetture proposte al pubblica si arricchisce con la Mini classica con la nuova versione di lusso. Proprio a quest’ultima venne affidato un nome che ancora oggi è sinonimo di mito e storia: Mini Clubman, arricchita da un sostanzioso restyling interno ed esterno. Venne così lanciata nel 1969. Clubman fu commercializzata per più di un decennio, prima di essere tolta dal mercato nel 1980.

Nel corso degli anni le varie versioni di Mini commercializzate furono arricchite di sempre nuovi dettagli ed optional dalla BMC. Particolarmente “vivaci” furono i primi anni ’90 quando venne prime lanciata la versione Cabriolet, con motore della Cooper, allestimenti arricchiti (la plancia era in legno) e vistose appendici aerodinamiche.

Mini Cooper Countryman

Nel 1996 venne invece lanciata la Mini Cooper 35, versione speciale per commemorare i 35 anni di produzione della vettura e prodotta in soli 200 esemplari. Tra la fine degli anni 90 ed inizio 2000 poi il graduale passaggio sotto la casa madre Bmw che, da quell’anno, produce e commercializza le Mini che oggi vediamo in tutte le strade del mondo.

Citazione a parte la merita la “Innocenti Mini”, modello tutto italiano che fu prodotto su licenza dalla Innocenti di Lambrate tra il 1965 ed il 1975. Fino a qualche anno fa (15-20), non era insolito poterne vedere ancora qualche esemplare girare per le nostre città.

Febbraio 28, 2018

Per un giro tra i nuraghe, un’escursione tra i meravigliosi ambienti sardi e, perché no, un viaggio tra le migliori coste di questa fantastica isola. La Sardegna offre paesaggi unici ed un clima ideale per eventuali gite fuori porta in macchina.

Se state pensando ad un noleggio a lungo termine, di seguito le auto con le quali godere appieno degli iconici territori sardi.

Mini 2.0 Cooper Business Countryman

Il primo modello che andiamo ad analizzare è la Mini 2.0 Cooper Business Contryman. Una macchina adatta anche per gli sterrati più impervi, capace di percorrere anche i fondi più difficili. 5 posti che trovano spazio nei 4 metri e 10 di lunghezza, 1,79 di larghezza e 1,56 di altezza. Il bagagliaio parte da una base di 350 litri, ampliabili a 1.130.

A metà tra un suv e un fuoristrada questa Mini offre un’esperienza di guida unica: la velocità massima raggiunge i 175 km/h, l’accelerazione da 0 a 100 impiega poco meno di 12 secondi.

 

 

Audi Q5

Rimaniamo in Germania e ci spostiamo sulla casa Audi. La Q5 tdi è un suv da 5 porte e 5 posti, con un serbatoio da 65 litri e un bagagliaio da 550 (che arriva fino a 1550). Le dimensioni sono importanti: 4 metri e 66 di lunghezza, 1,89 di larghezza e 1,66 di altezza che permettono a guidatore e passeggeri di viaggiare comodi nell’abitacolo.

Importanti anche le prestazioni: velocità massima 211 km/h, accelerazione da ferma a 100 in poco meno di 9 secondi.

Jeep Renegade 1.6 multijet

Trasferiamoci negli Stati Uniti per la Jeep Renegade 1.6 multijet. Un modello dai buoni consumi (16 chilometri con 1 litro di carburante), look da off road che mantiene l’inconfondibile design del brand.  I 4 metri e 23 di lunghezza permettono una buona comodità, con il divano posteriore per i passeggeri decisamente comodo.

Una macchina con la quale addentrarsi anche all’interno dei sentieri più impervi della Sardegna, per andare a scoprire luoghi magici e indimenticabili. La guidabilità infatti è ottima anche nelle strade ricche di curve; all’altezza della situazione lo sterzo, pronto e preciso.

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