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Luglio 18, 2023
  • Performance e accelerazione eccezionali – Le Tesla sono note per le loro prestazioni e accelerazione eccezionali. La Model S Plaid, ad esempio, può accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 2,5 secondi, che è più veloce di molte auto sportive.
  • Autonomia impressionante – Le Tesla hanno un’autonomia impressionante, con la Model S che può percorrere fino a 650 km con una singola carica. Ciò significa che puoi guidare per un lungo periodo di tempo senza doverti preoccupare di trovare una stazione di ricarica.
  • Risparmi sui costi di carburante – Le Tesla sono molto efficienti dal punto di vista energetico, il che significa che puoi risparmiare molto denaro sui costi di carburante. Ad esempio, il costo di ricarica di una Model S è di circa 10 euro per 100 km, che è molto meno del costo di guidare un’auto a benzina.
  • Vantaggi ambientali – Le Tesla non emettono fumi di scarico, il che le rende un’ottima scelta per l’ambiente. Se stai cercando un modo per ridurre il tuo impatto ambientale, una Tesla è un’ottima opzione.
  • Tecnologia all’avanguardia – Le Tesla sono dotate di alcune delle tecnologie più all’avanguardia sul mercato, tra cui il sistema di guida autonoma Autopilot. Autopilot ti consente di guidare la tua Tesla senza dover toccare i pedali o il volante, il che può essere molto utile in autostrada.
  • Comfort e stile – Le Tesla sono confortevoli e eleganti, con interni spaziosi e un design accattivante. Se stai cercando un’auto che sia sia bella che pratica, una Tesla è un’ottima scelta.

I vantaggi di possedere una Tesla superano di gran lunga gli svantaggi. Se stai cercando un’auto elettrica che sia potente, efficiente, ecologica e tecnologicamente avanzata, una Tesla è la scelta perfetta per te.

Ecco alcuni altri motivi per cui potresti voler acquistare una Tesla in Italia:

  • Assistenza clienti – Tesla offre un’ottima assistenza clienti, con un servizio di assistenza stradale 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e un network di concessionari e centri di assistenza in tutta Italia.
  • Garanzia – Tesla offre una garanzia di 4 anni o 80.000 km sulla batteria e sul motore elettrico, e una garanzia di 4 anni o 80.000 km su tutti gli altri componenti dell’auto.

Se stai pensando di acquistare un’auto elettrica, una Tesla è un’ottima opzione da considerare. Offre prestazioni eccezionali, autonomia impressionante, risparmi sui costi di carburante, benefici ambientali, tecnologia all’avanguardia, comfort e stile, incentivi fiscali, assistenza clienti di alta qualità e una garanzia completa.

Luglio 17, 2023
  • Alfa Romeo Tonale: SUV compatto ibrido plug-in, con motore 1.3 litri a benzina da 130 CV e motore elettrico da 95 CV, per una potenza totale di 225 CV. Autonomia in modalità elettrica di circa 70 km.
  • Audi A8 facelift: berlina di lusso completamente rinnovata, con nuovo design esterno e interno, strumentazione digitale e display centrale da 10,1 pollici. Nuovi motori a benzina, diesel e ibridi plug-in.
  • Audi Q7 facelift: SUV di grandi dimensioni completamente rinnovato, con nuovo design esterno e interno, strumentazione digitale e display centrale da 10,1 pollici. Nuovi motori a benzina, diesel e ibridi plug-in.
  • BMW Serie 7 facelift: berlina di lusso completamente rinnovata, con nuovo design esterno e interno, strumentazione digitale e display centrale da 12,3 pollici. Nuovi motori a benzina, diesel e ibridi plug-in.
  • BMW X7 facelift: SUV di grandi dimensioni completamente rinnovato, con nuovo design esterno e interno, strumentazione digitale e display centrale da 12,3 pollici. Nuovi motori a benzina, diesel e ibridi plug-in.
  • Citroen C5 X: berlina station wagon con design crossover, con motore 1.6 litri a benzina da 180 CV o 225 CV, o motore diesel 2.0 litri da 130 CV o 180 CV.
  • Dacia Jogger: monovolume compatta con 7 posti, con motore 1.0 litri a benzina da 90 CV o 110 CV.
  • Fiat 500X Hybrid: SUV compatto ibrido, con motore 1.0 litri a benzina da 70 CV e motore elettrico da 20 CV, per una potenza totale di 90 CV. Autonomia in modalità elettrica di circa 40 km.
  • Ford Kuga Hybrid: SUV compatto ibrido, con motore 2.5 litri a benzina da 220 CV e motore elettrico da 136 CV, per una potenza totale di 245 CV. Autonomia in modalità elettrica di circa 50 km.
  • Honda HR-V e:HEV: SUV compatto ibrido, con motore 2.0 litri a benzina da 141 CV e due motori elettrici, per una potenza totale di 184 CV. Autonomia in modalità elettrica di circa 22 km.
  • Hyundai Ioniq 6: berlina elettrica, con design aerodinamico e interni spaziosi. Motore elettrico da 225 CV o 305 CV, per un’autonomia di circa 550 km.
  • Hyundai Kona N Line: SUV compatto con look sportivo, con motore 1.6 litri a benzina da 198 CV.
  • Kia Sportage Hybrid: SUV compatto ibrido, con motore 1.6 litri a benzina da 139 CV e motore elettrico da 60 CV, per una potenza totale di 199 CV. Autonomia in modalità elettrica di circa 60 km.
  • Lamborghini Aventador Ultimae: supercar a motore V12 aspirato, con potenza massima di 780 CV.
  • Lamborghini Countach LPI 800-4: supercar a motore V12 aspirato, con potenza massima di 814 CV.
  • Mercedes-Benz EQE: berlina elettrica, con design elegante e interni spaziosi. Motore elettrico da 292 CV o 476 CV, per un’autonomia di circa 660 km.
  • Mercedes-Benz EQB: SUV compatto elettrico, con 7 posti a sedere. Motore elettrico da 228 CV o 288 CV, per un’autonomia di circa 500 km.
  • Mini Cooper SE Hardtop 4 Door: berlina elettrica, con design iconico e interni spaziosi. Motore elettrico da 184 CV, per un’autonomia di circa 270 km.
  • Opel Astra Hybrid: berlina compatta ibrida, con motore 1.6 litri a benzina da 180 CV e motore elettrico da 110 CV, per una
Novembre 1, 2020

Settembre 25, 2020

Diventare un agente per la vendita di noleggi a lungo termine può sembrare un obiettivo complicato da raggiungere, ma non è detto che sia così.

La ricerca di un lavoro può risultare parecchio complicata nei tempi moderni, in special modo se non si ha esperienza o una specializzazione nei vari settori.
Esiste tuttavia una soluzione che potrebbe fare al caso tuo: diventare agente per la vendita di noleggi a lungo termine.

Chi è l’agente per la vendita di noleggi a lungo termine?

Il nome rende il tutto molto intuitivo, l’agente per la vendita di noleggi a lungo termine è quella persona che si occupa di proporre ai clienti dell’azienda le offerte che più fanno al caso loro.

Questa persona deve disporre di una certa capacità comunicativa, così che sia capace di trasmettere ai clienti sicurezza ed efficienza.

Di cosa si occupa l’agente per la vendita di noleggi a lungo termine

Quando si diventa agenti di un’azienda di noleggio è fondamentale sapersi muovere all’interno di tale ambito, è infatti necessario saper essere vicini ai propri clienti.

L’agente in questione non soltanto è incaricato di vendere noleggi a lungo termine a coloro i quali ne sono interessati, ma dovrà anche consigliare i modelli che davvero si avvicinano alle necessità del cliente e aiutarlo nel caso in cui dovessero sorgere dubbi o problemi.

In questo modo, l’agente per la vendita di noleggi a lungo termine guadagnerà con le commissioni sui contratti chiusi.
Si tratta quindi di un lavoro all’interno del quale l’impegno è correttamente ripagato.

Come diventare agente per la vendita di noleggi?

Il noleggio a lungo termine è una soluzione che in molti scelgono, proprio per tale ragione è necessario che vi siano degli agenti che facilitino la vendita di questo contratto.

Per diventare un agente per la vendita di noleggi è necessario avere conseguito un corso di formazione che molto spesso viene offerto dalle aziende, così facendo il personale potrà formarsi in questo settore senza alcuna difficoltà.

In conclusione

Diventare un agente per la vendita di noleggi è una delle soluzioni lavorative che spesso spaventa, tuttavia si tratta di un lavoro che è capace di offrire una certa stabilità economica e permette di partire da zero grazie agli speciali corsi di formazione che sono presenti su tutto il territorio.

Sei interessato a lavorare con noi?

Settembre 24, 2020

Il corretto utilizzo di una frizione potrebbe fare in modo che questa duri molto di più, vediamo in che modo è meglio utilizzarla.

Quando ci si mette alla guida di un veicolo raramente si pensa a come e quanto si stiano usurando le componenti interne, in special modo se si tratta della frizione!

Cos’è la frizione?

La frizione è una delle componenti che serve ad agevolare l’innesto della marcia successiva o di quella precedente.
Quest’ultima può essere di due tipologie: automatica nel caso in cui si tratta di veicoli con cambio automatico oppure manuale nel caso in cui si tratti di veicoli con cambio manuale.

La frizione viene utilizzata per rendere meno brusco l’innesto di un parametro di velocità maggiore o minore, tuttavia quest’ultima nel tempo rischia l’usura a causa di una guida scorretta o di cattive abitudini.

Come funziona la frizione?

Il funzionamento della frizione è differente in base alla tipologia di cambio, nel caso in cui si tratti di un cambio automatico, la frizione innesterà la marcia successiva non appena aumenterà il numero di giri del motore.

Questa tipologia di frizione utilizza il più delle volte la forza centrifuga come mezzo per effettuare il cambio.

Se invece si tratta di una frizione manuale, spingendo il pedale dell’auto verrà allontanato l’albero motore da quello del cambio attraverso delle componenti interne, durante questa separazione potrà essere innestata la marcia successiva o precedente evitando bruschi colpi.

Come utilizzare la frizione

L’utilizzo della frizione non è semplice come si pensa, è infatti tener presente degli accorgimenti durante la guida così che non venga utilizzata di continuo in maniera errata.

Ad esempio è bene utilizzarla soltanto quando necessario: il cambio marcia e le partenze da fermo.
A tal proposito, bisogna far attenzione a tenere il piede lontano dal pedale della frizione perché potremmo utilizzarla di continuo senza accorgercene.

Senza tali accorgimenti rischi di consumare la frizione molto velocemente comportando dei costi maggiori che dovrai affrontare tu, a meno che non si tratti di un noleggio a lungo termine, in quest’ultimo caso non affronteresti alcun costo di manutenzione!

In conclusione

Il corretto utilizzo della frizione farà in modo che quest’ultima duri di più e che non venga cambiata in maniera troppo rapida.

Settembre 24, 2020

Saper utilizzare al meglio il cambio marcia potrebbe risultare complicato, vediamo le differenze tra quello automatico e quello manuale

Quando ci si appresta a guidare un veicolo, vi è la possibilità di trovare due modelli differenti di mezzo: il primo possiederà un cambio manuale, il secondo invece potrebbe essere automatico, qual è la differenza?

Il cambio manuale, cosa c’è da sapere

Il cambio di un veicolo rappresenta una parte fondamentale dello stile di guida, esso infatti è presente sia nelle macchine che nelle moto e può rendere la guida più interessante o più comoda.

Quando si parla di cambio manuale si sta analizzando quel tipo di veicolo che per innestare una marcia più alta o più bassa, quindi per aumentare o abbassare il parametro della velocità, necessita di un comando manuale, questo può essere a pedale nel caso delle moto di grossa cilindrata o effettuato con la mano nel caso di macchine o moto di piccola cilindrata (per lo più le vespe).

Il cambio automatico

Il cambio automatico utilizza una tecnologia apposita per adattare la marcia del veicolo alla velocità con cui si sta circolando, quest’operazione avviene in maniera autonoma senza alcun comando da parte tua.

Inoltre, nei veicoli che possiedono il cambio automatico, non è presente la frizione manuale, ma si tratta anch’esso di un dispositivo automatico.

Quale tipologia di cambio scegliere e perché?

Sicuramente il tuo stile di guida cambierà parecchio in base alla scelta del cambio, ciò significa che si tratta di una scelta non poco importante.

La scelta del cambio può rendere la tua guida più comoda, nel caso in cui si tratti di un cambio automatico, infatti in questa evenienza non dovresti ”scomodarti” con il cambio marcia, tuttavia il cambio manuale è in grado di donare quel fascino unico alla guida.

Oppure ancora potresti scegliere il veicolo in base alle tue necessità affidandoti ad un noleggio a lungo termine, così facendo potresti optare per il veicolo che più ti piace in quel momento e cambiarlo con un altro quando vorrai.

In conclusione

Il cambio marcia è sicuramente una delle azioni più importanti durante la guida, quest’ultimo è anche responsabile di una certa comodità durante la guida, non ti resta altro che scegliere quello che più fa per te.

Maggio 25, 2019

Il noleggio a lungo termine è l’alternativa preferita dagli italiani all’acquisto di una nuova autovettura. Questa forma di noleggio si è fatta pian piano strada in Europa e poi nel nostro Paese, conquistando una fetta sempre maggiore di consensi, grazie alla versatilità di questo sistema e a tutta una lunga serie di vantaggi che questo comporta.

Il noleggio a lungo termine è una pratica differente dal leasing a cui siamo abituati e ha iniziato ad essere disponibile prima per le aziende ed i liberi professionisti, muniti di partita IVA, per poi estendersi anche ai privati. L’elevata convenienza di questa procedura ha subito convinto gli italiani che ne usufruiscono più di quanto si possa pensare.

La cosa essenziale che riguarda il nolo a lungo termine è che, tecnicamente parlando, non si tratta di una vera e propria operazione finanziaria, con tutti i vantaggi che questo comporta ed i rischi minori a cui si andrebbe incontro piuttosto che con un vero e proprio finanziamento.

Difatti, nel caso si sia sottoscritto un finanziamento e ci si trovi, purtroppo, in un momento di situazione economica instabile che porta a pagare in ritardo o non poter pagare del tutto alcune rate, ci si può trovare in guai molto seri. Penali, avvocati, recupero crediti, sequestri, sono solo alcune delle cose che possono accadere in questi casi ma, tra tutte, ce n’è una che porta conseguenze anche a lungo termine: l’iscrizione al CRIF del cattivo pagatore.

Che cos’è il CRIF?

Ebbene sì, esiste un registro chiamato CRIF (Centrale RIschi Finanziari) che prende nota di tutti i cattivi pagatori che abbiano creato “problemi” in corso di prestito, mutuo o finanziamenti vari e, a seconda del caso, l’iscrizione a questo registro può permanere anche per qualche anno dopo che si sia risolta l’insolvenza. Chi è iscritto al CRIF, durante tutto quel periodo, ha possibilità ridotte all’osso (praticamente pari a zero) di poter utilizzare una qualsiasi forma finanziaria, anche di lieve entità.

Se non pago le rate del noleggio a lungo termine vengo segnalato al CRIF?

L’entità stessa del noleggio a lungo termine, invece, non prevede segnalazioni alla Banca d’Italia o allo stesso CRIF ma, in caso di impossibilità a pagare le rate comporta solleciti, notifiche, penali e quant’altro non comporti conseguenze a lungo termine sulla situazione finanziaria di ciascuno. Nella maggior parte dei casi ci si può accordare con la società di noleggio per modifiche alle rate o, nei casi peggiori, restituire la vettura rescindendo il contratto e interfacciandosi con la società per i tempi e modi di pagamento della penale per la rescissione anticipata.

È possibile richiedere un noleggio a lungo termine se segnalato CRIF?

Se il noleggio in se non rappresenta un’operazione finanziaria, è possibile dunque richiedere una vettura a noleggio anche se si è personalmente iscritti al CRIF? Su questo punto, purtroppo, non si può essere sempre accondiscendenti. Seppur la società di noleggio non sia una Banca o una Finanziaria, deve comunque cedere ai clienti beni di un valore più o meno grande, con l’implicazione di doversi accertare della situazione finanziaria di ogni cliente per rendersi conto se può pagare o meno i canoni mensili.

Questo significa che, per richiedere un noleggio, il cliente deve presentare attestazioni come dichiarazioni dei redditi di 1 o 2 anni precedenti, alcune buste paghe della sua attuale occupazione ecc.. Nel caso queste informazioni siano positive per l’accettazione del noleggio, la società di nolo effettuerà comunque un controllo della posizione finanziaria del potenziale cliente.

Se l’insolvenza è ancora in corso, le possibilità di ricevere risposta positiva alla richiesta di noleggio, sono praticamente pari a zero. Se l’insolvenza è risolta e non era di grande entità,  ci potrebbero essere casi in cui la richiesta venga accettata (si tratta però di casi particolari da valutare volta per volta) ma, a conti fatti, come regola generale vale quella che a protestati e segnalati CRIF, il noleggio a lungo termine non viene concesso.

Novembre 8, 2018

Nel 2019 cambieranno alcune cose in merito alla revisione auto, con il progetto di evitare che vengano commesse frodi come spesso capita nel campo dell’auto. Parliamo del sistema con cui si portano indietro i chilometri delle auto per poterle vendere a prezzi più alti, ma consegnando una macchina che non solo ha fatto molti più chilometri di quelli dichiarati, ma che per questo motivo dovrebbe costare decisamente meno.

Revisione auto e moto 2019, quanto costa, cosa cambia e cosa ci aspetta

Per fare questo, coloro che si occuperanno di fare la revisione delle auto, dovranno consegnare un certificato apposito al proprietario delle vetture dopo l’avvenuta revisione, che contenga il numero dei chilometri percorsi dalla vettura al momento del controllo. Tale documento risulterà consultabile attraverso il portale dell’automobilista, perché inserito in quello che sarà il Documento Unico con tutti i dati della vettura. Compreso numero identificativo, targa, categoria e Paese di Immatricolazione.

I costi non si differenzieranno moltissimo da prima, anzi, è molto probabile che nella media restino gli stessi. Si tratta di un importo di circa 45 euro se la revisione è fatta direttamente alla motorizzazione, e di circa 70 euro se fatta in un centro autorizzato.

Cosa ci si aspetta da questa novità? Sicuramente che la nuova regolamentazione sull’indicazione dei chilometri porti alla scomparsa del fenomeno dei numeri truccati, ma soprattutto che divenga presto effettiva, in quanto ancora non sono stati stabiliti i termini entro il quale coloro che praticano la revisione si debbano adeguare. Insomma, al momento questo modulo non è ancora richiesto, e comincerà ad esserlo dall’anno prossimo, ma ancora non si sa da quale data si potrà cominciare a richiederlo a chi ci fa la revisione.

Si pensa che a breve arrivino notizie in merito, e che vengano informati a dovere i centri specializzati sul funzionamento del nuovo sistema, per evitare rallentamenti e tempi più lunghi per effettuare la revisione. Sebbene non vi siano informazioni relative a questo, non si esclude che per questo lavoro in più richiesto ai soggetti che espletano il servizio di revisione, essi vogliano qualcosa in più, quindi il costo per la procedura potrebbe salire.

 

Novembre 8, 2018

Essere neopatentati è una bella cosa, emozionante e che permette finalmente di raggiungere posti anche più lontani. Avere la patente apre un mondo importante, ma per chi la consegue nei primi anni ci sono anche delle regole di cui tenere conto. Nel nostro articolo andremo a vedere come funziona la regolamentazione nel caso si sia neopatentati.

Neopatentati 2018: tutte le informazioni e i regolamenti da sapere

Entriamo nel vivo, cosa è necessario sapere se si è neopatentati? Ecco di cosa parliamo:

  • Un aspetto di cui tenere conto è quello del limite di velocità. Il neopatentato, non potrà superare il limite di 100 Km/h quando si trova in autostrada e di 90 Km/h se sta percorrendo strade extraurbane principali. In caso il neopatentato venga colto in infrazione, quindi non ha rispettato i limiti sopracitati, riceverò una multa che può variare da 152,00 a 608,00 euro. Inoltre, è prevista la sospensione della validità della patente da due a otto mesi.
  • Altro aspetto che riguarda il neopatentato, è quello relativo alla potenza della vettura che gli sarà consentito guidare. Chi ha preso la patente B dopo il 9 febbraio 2011, dopo il rilascio della patente non sarà possibile guidare veicoli superiori a 55 kW per tonnellata. Per quanto riguarda invece i veicoli di categoria M1, che sono adibiti al trasporto di persone non superiore alle 9 unità, si applica un ulteriore limite di 70 kW.
  • Un ultimo aspetto riguarda il tasso alcolemico consentito alla guida del veicolo. Per coloro che hanno meno di 21 anni, e conseguito la patente da meno di tre anni, vi è una tolleranza pari a zero. In pratica, a queste categorie di persone non sarà consentito bere alcol quando si devono mettere alla guida. Quindi anche un tasso alcolemico anche minimo e impercettibile darà luogo a sanzioni amministrative e sospensione della patente.

Le regole per i neopatentati possono sembrare ferree, ma visti i rischi che si corrono alla guida delle vetture, la prudenza non è mai troppa.

Novembre 8, 2018

Il parabrezza è una delle parti della vettura che sono decisamente importanti, questo perché è quella che permette di avere una chiara visuale della strada. Per questo motivo deve essere sempre pulito, in modo da non doversi trovare in difficoltà alla guida. In estate non è così complicato tenerlo pulito, ma quando siamo in inverno e le temperature sono più rigide non si può dire la stessa cosa. Come fare dunque per realizzare un lavoro ben fatto? Nel nostro articolo andremo a vedere come tenere pulito il parabrezza in inverno.

Come tenere il parabrezza pulito anche d’inverno

Per fare questo, sarà necessario utilizzare prodotti che per loro formulazione producono una perfetta pulizia che arrivino a eliminare quelli che sono i fastidiosi movimenti errati delle spazzole tergicristallo. Non solo, ma anche i rumori che producono quando si trovano a passare sul parabrezza.

Parliamo di prodotti che aiutano anche l’eliminazione dal parabrezza di smog e insetti, e tutto questo senza lasciare strisce e aloni. Tra le proprietà che il prodotto deve possedere, c’è quella di essere un ottimo anticalcare. Questo è un importante elemento, perché aiuta a mantenere pulito il circuito lavavetri, ed elimina le incrostazioni sul parabrezza e impedisce che si riformino.

Una delle cose da tenere presenti quando si deve acquistare un prodotto specifico per la pulizia del parabrezza in inverno, riguarda quelle che sono le caratteristiche specifiche. È necessario assicurarsi che sia idoneo a resistere a temperature esterne di -20°C se utilizzato puro, diluito 1:1 quando le temperature esterne sono di -10°C e 1:3 quando le temperature esterne sono di -5°C.

Questa diciamo che rappresenta la linea generale, poi in commercio si trovano altri prodotti che possono arrivare a resistere a temperature molto rigide, ovvero fino a -70°C. Vi sono delle zone nel mondo che si avvicinano a queste temperature, ed è ottimo che siano presenti in commercio prodotti tanto potenti.

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