Hi, How Can We Help You?
  • Telefono: +39 06 400 494 90
  • Email: info@nolosubito.it
Febbraio 15, 2018

Tra i modelli più interessanti a marchio Fiat per un noleggio a lungo termine c’è sicuramente la Tipo 5 porte.

Questa vettura da 5 posti dal design di classe e dall’aspetto elegante rappresenta una soluzione utile anche per chi cerca una business car: le linee decise e allo stesso tempo allungate della Tipo le donano un tocco chic che non può non essere notato.

Questo modello della casa torinese, alimentato a benzina o diesel, misura 4 metri e 37 di lunghezza, 1,79 di larghezza e 1,50 di altezza. Dati che lasciano intuire il notevole spazio interno, tanto che il comfort per passeggeri e guidatore è tra i punti di forza della Tipo 5 porte.

Gli interni sono inoltre realizzati in tessuto, il sedile di guida è regolabile in altezza così come regolabile è il livello del volante. La macchina è dotata dell’“Hill Holder”, cioè l’aiuto in partenza in situazioni di pendenza, e del correttore dell’assetto dei fari. Il TPMS inserito di serie è un sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici.

Il modello a gasolio da 120 cv ha lo Stop&Start, la pompa dell’olio a portata variabile e può vantare consumi bassi che possono raggiungere anche i 20 km con 1 litro. Nonostante le dimensioni la Tipo è piuttosto agile nel traffico cittadino, e fa della sicurezza e dell’intuitività uno dei suoi punti di forza. Su strada è facile da guidare e offre un buon comfort anche per i viaggi più lunghi.

Elevata e stabile la tenuta di strada, la Tipo 5 porte è acquistabile a partire da 16.100€ o noleggiabile a partire da 232€ tutto incluso.

Settembre 24, 2020

Il corretto utilizzo di una frizione potrebbe fare in modo che questa duri molto di più, vediamo in che modo è meglio utilizzarla.

Quando ci si mette alla guida di un veicolo raramente si pensa a come e quanto si stiano usurando le componenti interne, in special modo se si tratta della frizione!

Cos’è la frizione?

La frizione è una delle componenti che serve ad agevolare l’innesto della marcia successiva o di quella precedente.
Quest’ultima può essere di due tipologie: automatica nel caso in cui si tratta di veicoli con cambio automatico oppure manuale nel caso in cui si tratti di veicoli con cambio manuale.

La frizione viene utilizzata per rendere meno brusco l’innesto di un parametro di velocità maggiore o minore, tuttavia quest’ultima nel tempo rischia l’usura a causa di una guida scorretta o di cattive abitudini.

Come funziona la frizione?

Il funzionamento della frizione è differente in base alla tipologia di cambio, nel caso in cui si tratti di un cambio automatico, la frizione innesterà la marcia successiva non appena aumenterà il numero di giri del motore.

Questa tipologia di frizione utilizza il più delle volte la forza centrifuga come mezzo per effettuare il cambio.

Se invece si tratta di una frizione manuale, spingendo il pedale dell’auto verrà allontanato l’albero motore da quello del cambio attraverso delle componenti interne, durante questa separazione potrà essere innestata la marcia successiva o precedente evitando bruschi colpi.

Come utilizzare la frizione

L’utilizzo della frizione non è semplice come si pensa, è infatti tener presente degli accorgimenti durante la guida così che non venga utilizzata di continuo in maniera errata.

Ad esempio è bene utilizzarla soltanto quando necessario: il cambio marcia e le partenze da fermo.
A tal proposito, bisogna far attenzione a tenere il piede lontano dal pedale della frizione perché potremmo utilizzarla di continuo senza accorgercene.

Senza tali accorgimenti rischi di consumare la frizione molto velocemente comportando dei costi maggiori che dovrai affrontare tu, a meno che non si tratti di un noleggio a lungo termine, in quest’ultimo caso non affronteresti alcun costo di manutenzione!

In conclusione

Il corretto utilizzo della frizione farà in modo che quest’ultima duri di più e che non venga cambiata in maniera troppo rapida.

Settembre 24, 2020

Saper utilizzare al meglio il cambio marcia potrebbe risultare complicato, vediamo le differenze tra quello automatico e quello manuale

Quando ci si appresta a guidare un veicolo, vi è la possibilità di trovare due modelli differenti di mezzo: il primo possiederà un cambio manuale, il secondo invece potrebbe essere automatico, qual è la differenza?

Il cambio manuale, cosa c’è da sapere

Il cambio di un veicolo rappresenta una parte fondamentale dello stile di guida, esso infatti è presente sia nelle macchine che nelle moto e può rendere la guida più interessante o più comoda.

Quando si parla di cambio manuale si sta analizzando quel tipo di veicolo che per innestare una marcia più alta o più bassa, quindi per aumentare o abbassare il parametro della velocità, necessita di un comando manuale, questo può essere a pedale nel caso delle moto di grossa cilindrata o effettuato con la mano nel caso di macchine o moto di piccola cilindrata (per lo più le vespe).

Il cambio automatico

Il cambio automatico utilizza una tecnologia apposita per adattare la marcia del veicolo alla velocità con cui si sta circolando, quest’operazione avviene in maniera autonoma senza alcun comando da parte tua.

Inoltre, nei veicoli che possiedono il cambio automatico, non è presente la frizione manuale, ma si tratta anch’esso di un dispositivo automatico.

Quale tipologia di cambio scegliere e perché?

Sicuramente il tuo stile di guida cambierà parecchio in base alla scelta del cambio, ciò significa che si tratta di una scelta non poco importante.

La scelta del cambio può rendere la tua guida più comoda, nel caso in cui si tratti di un cambio automatico, infatti in questa evenienza non dovresti ”scomodarti” con il cambio marcia, tuttavia il cambio manuale è in grado di donare quel fascino unico alla guida.

Oppure ancora potresti scegliere il veicolo in base alle tue necessità affidandoti ad un noleggio a lungo termine, così facendo potresti optare per il veicolo che più ti piace in quel momento e cambiarlo con un altro quando vorrai.

In conclusione

Il cambio marcia è sicuramente una delle azioni più importanti durante la guida, quest’ultimo è anche responsabile di una certa comodità durante la guida, non ti resta altro che scegliere quello che più fa per te.

Ottobre 20, 2018

La domanda se i carburanti additivati convengano o meno, è da porsi sulla base delle prestazioni più che sul discorso prezzi. Infatti, tali carburanti hanno un costo maggior rispetto a quelli classici. Dunque, la domanda che si pongono gli automobilisti, è se sia il caso di spendere di più per un carburante rispetto ad un altro. Nel nostro articolo analizzeremo la questione basandosi su uno dei carburanti classici sul quale queste differenze si vedono in modo molto lampante, ovvero il gasolio.

Carburanti additivati: convengono davvero?

Dunque, tra i carburanti in circolazione, il diesel è quello che alle pompe di benzina mostra la possibilità di avere la versione diesel + o blu diesel. Per capire se rispetto al gasolio classico ci sono delle reali differenze, dobbiamo andare ad analizzare il mercato, ovvero capire dalle recensioni e dai commenti degli utenti sul web dopo averlo provato se vi sono delle diversità sostanziali.

Premettendo che vi sono degli automobilisti che non sono convinti che tutti i distributori utilizzano lo stesso carburante additivato (molti pensano che alcuni benzinai lo abbiano meno additivato rispetto ad altre stazioni di servizio). A dare forza a questa loro teoria, vi sarebbero delle prove effettuate in varie stazioni di servizio in città diverse, osservando le reazioni della vettura. È chiaro che in questo caso la domanda avrebbe una risposta negativa.

Se ci basiamo invece sul principio dei carburanti additivati, dando per scontato che le stazioni di servizio li forniscano come devo essere, dobbiamo dire che le differenze sono notevoli. Sembra che tra le varie differenze che ci sono utilizzando i carburanti additivati, vi è il fatto che la macchina ottiene molta più ripresa. Non solo, vi è anche il fatto che si possono sfruttare al meglio i giri bassi. Il diesel normale non potrebbe mai arrivare a questo.

Infine, un vantaggio notevole è quello relativo ai consumi, ovvero con il carburante additivato l’auto guadagna un bel risparmio ad ogni litro. Chiaramente questo varia in base al tipo di macchina, ma rimane sempre più performante del diesel normale.

Ottobre 20, 2018

La pulizia degli iniettori è una pratica abbastanza comune nelle vetture moderne, e per i meccanici è divenuta oramai un’operazione di ordinaria amministrazione. Il discorso della pulizia degli iniettori, è importante per un aspetto non da poco, il costo è meno oneroso se si fa una corretta manutenzione, piuttosto che essere costretti a sostituirli se si trascurano (allora si parlerebbe di costi piuttosto alti).

Nello specifico di che costi stiamo parlando? Con il nostro articolo entreremo nel dettaglio di questo tipo di intervento, andando a scoprire a quanto ammonta la spesa per procedere con la pulizia degli iniettori.

Pulizia degli iniettori: quanto costa?

La cosa buona di essere in tempo, avendo la possibilità di tenerli puliti senza trovarsi a doverli sostituire, permette di sostenere un costo meno elevato. Chiaramente non possiamo definire una cifra precisa, perché le operazioni possono variare sulla base di diversi aspetti. I principali sono il tipo di vettura, e di conseguenza anche il tipo di iniettore.

Quando ci rechiamo dal meccanico, ed esso attraverso i suoi test valutasse che si devono pulire gli iniettori, vi potrà dire in linea di massima quando andrete a spendere, in modo da potervi regolare. Ma come funziona la revisione di queste componenti?

Un modo efficace per pulire gli iniettori, con una spesa decisamente più ridotta di un intervento dal meccanico, è quella del fai da te con degli additivi. Il costo in pratica sarebbe di circa 20€ per 1 litro di additivo per pulizia iniettori.

Pulizia degli iniettori: le modalità

La pulizia degli iniettori non è una procedura complessa. I meccanici, per fare questo di solito prima di tutto effettuano dei test su ogni iniettore. Con questo sistema essi potranno valutare come resistono, e se al loro interno vi fossero eventuali perdite. Nella maggior parte dei casi, gli iniettori vengono semplicemente puliti, e non è necessario fare altro. Se invece i problemi dovessero diversi, sia la procedura d’intervento che il costo dello stesso, potrebbe variare sensibilmente.

Ottobre 20, 2018

La differenza tra Diesel e BluDiesel è evidente in vari aspetti, e nel nostro articolo di oggi andremo a vedere quali sono nello specifico tutti i punti in cui essi differiscono. Non parliamo solo di prestazioni in sé e per sé, ma anche di come vengono prodotti e dell’impatto che hanno sull’ambiente circostante. Oramai anche il BluDiesel sta divenendo un carburante diffuso, e quasi tutte le stazioni di servizio che forniscono il gasolio normale presentano anche una pompa che eroga Blu Diesel.

Che differenza c’è tra Diesel e BluDiesel?

Il diesel è un tipo di carburante che rimane meno costoso della benzina, ma che rispetto ad essa non offre le stesse prestazioni in termini pratici. L’auto ha meno ripresa ed è quindi meno scattante, e il fatto che comunque sia una scelta molto ricorrente è per il fatto che rispetto alla benzina normale consuma meno e quindi, con un pieno, si riesce a fare molta più strada rispetti ad un pieno di super.

Il BluDiesel è quel tipo di carburante che offre tutti i vantaggi del diesel di cui sopra, ma eliminando i problemi a riguardo delle prestazioni. Infatti, con il BluDiesel la vettura avrà più ripresa e sarà più scattante. Non solo, uno dei veri punti di forza del BlueDiesel è che risulta un carburante molto più pulito, quindi non sporca il motore. Questo fa chiaramente capire come il motore avrà una lunga vita se si alimenta la vettura con questo tipo di carburante.

Vi sono alcune stazioni di servizio che offrono tale carburante con degli additivi, i quali hanno la funzione di pulire le varie parti durante la marcia. Questo fa diminuire il rischio di malfunzionamenti o altri problemi alla vettura, che sono di solito dovuti all’eccessivo affaticamento delle componenti meccaniche. Come ultima cosa, c’è da dire che con un pieno di BluDiesel si riesce a fare qualche chilometro in più.

Ottobre 17, 2018

Una delle domande più frequenti dalla sua comparsa sul mercato, è cosa rende diverso il biodiesel dal diesel classico che tutti noi conosciamo. Nel nostro articolo entreremo nel dettaglio per scoprire quali sono le differenze che ci sono tra questi due prodotti.

Qual è la differenza tra diesel e biodiesel?

Sia il diesel che il biodiesel possono svolgere la stessa funzione, ovvero alimentare mezzi che sono ad allestimento diesel, auto, camion, trattori e così via. La differenza sostanziale tra i due tipi di alimentazione è la fonte dalla quale provengono: il diesel viene dal petrolio, mentre il biodiesel è estratto da oli vegetali, oli di semi e animali. Una delle differenze invece pratiche è nella disponibilità. Se il diesel è facilmente reperibile in quanto presente in tutte le stazioni di servizio, il biodiesel è un prodotto che invece risulta piuttosto raro da trovare, in quanto poche stazioni di servizio ne sono fornite.

Una differenza importante che va fatta notare è quella dell’impatto sull’ambiente. Il diesel è una fonte non rinnovabile, che emette elevati livelli di sostanze come la fuliggine e l’azoto, che sono causa di un tasso d’inquinamento molto alto. Il biodiesel invece, oltre ad essere un’interessante fonte di tipo rinnovabile, possiede delle emissioni di inquinanti che sono molto marginali per quanto riguarda il livello dell’inquinamento dell’aria.

È chiaro che tra i due elementi il biodiesel sia quello più vantaggioso per diversi motivi, e che vale la pena fare quelle poche modifiche alla vettura in modo che si possa utilizzare il biodiesel senza problemi e senza subire danni al motore. Il problema è che se si vuole essere virtuosi e utilizzare solo quello, si dovrà trovare nella propria città il distributore che lo fornisce, e fare rifornimento sempre prima di trovarsi ad essere in riserva, e in zone dove questo tipo di rifornimento sia introvabile.

Ottobre 9, 2018

La gomma forata è uno degli incubi maggiori di un automobilista, fermarsi per strada, dover prendere l’attrezzatura e con l’”olio di gomito” mettersi lì a cambiare la gomma. Esiste una strada più semplice è vero, che è quella di chiamare il carro attrezzi, ma non è certamente la via più economica. In questo caso il Fai Da Te è la scelta più idonea, cambiare una ruota è facile e quindi si possono tranquillamente evitare soluzioni costose.

Come cambiare una gomma forata

Prima di entrare nei termini pratici della sostituzione della gomma, è bene fare un inventario delle cose che servono, e che si devono avere in auto per poter procedere con la sostituzione. Se non si hanno, non si potrà fare la procedura. Quindi, se ancora non avete avuto questo inconveniente, ricordatevi di equipaggiare la macchina di tutto quanto leggerete di seguito, per affrontare un’eventuale situazione di questo tipo.

Cosa si deve avere in auto:

  • Pettorina ad alta visibilità: senza questa non si potrà sostare sulla strada.
  • il triangolo: va posto a 50 metri dall’auto, sono circa 70 passi.
  • Il cric: attrezzo fondamentale per sollevare l’auto e cambiare la gomma.
  • La ruota di scorta

La procedura:

La prima cosa da fare quando si fora una gomma, è mettere le quattro frecce e individuare nei dintorni una zona di sosta ove potersi mettere, per essere in sicurezza e non essere di ostacolo alle altre auto in transito. A 50 metri dal veicolo, che sono circa 70 passi, si deve mettere il triangolo di emergenza, per avvisare che oltre questo elemento è presente un’auto ferma per un’avaria. Ricordatevi prima di scendere dall’auto di indossare la giacca catarifrangente.

A questo punto prendere il cric, sollevare la ruota che deve essere sostituita e svitare i bulloni. Una volta svitati tutti i bulloni, procedere  sfilando la ruota. Al suo posto ponete quella di scorta, e rimettete i bulloni riavvitandoli per bene, in modo che sia fissata in sicurezza. Sia quando li svitate, che quando li riavvitate, seguendo un andamento a X. Quando avrete fissato la ruota di scorta, con il cric riabbassate l’auto.

Chatta con noi
1
Hai bisogno di aiuto?
Ciao!
Come possiamo aiutarti?