In Italia cambia il tipo di mobilità, quale è lo scenario del presente? Cosa ci attende per il futuro? La risposta pare essere una sola: noleggio lungo termine.
Tutto ciò emerge dal rapporto presentato a Roma dal CENSIS e dall’ ANIASA, l’Associazione Nazionale Industria di Autonoleggio e Servizi Automobilistici federata a Confindustria.
Nello studio si illustra egregiamente la mutazione del trasporto privato nel presente ma si evidenziano anche i fenomeni economici e demografici che avranno un massiccio impatto sulla richiesta di mobilità sino ai prossimi 15 anni. La mobilità è diventata: noleggio lungo termine.
Sino a qualche anno fa sembrava impossibile, l’automobile era uno status simbol così desiderato ed amato dagli italiani che pur di possedere la tanto sognata vettura si facevano rate che duravano parecchi anni. Ora non più.
Un italiano medio predilige l’uso dei mezzi pubblici: si risparmia e sopratutto si rispetta l’ambiente.
Possedere una vettura non è più piacevole: troppe tasse, assicurazioni molto alte e pedaggi e balzelli insostenibili.
Eppure l’auto si usa ancora infatti n Italia il 71% degli spostamenti per lavoro avviene usando l’auto, e sono quasi 29 milioni le persone che viaggiano quotidianamente per studio o per lavoro, da qui ai prossimi 15 anni gli italiani su 4 ruote diventeranno circa 31milioni, la maggior parte di esse abita ed abiterà nelle più grandi cinture urbane.
Ma le città oggi metropolitane tra 15 anni saranno “megacities” e al loro interno si addenseranno il 52% degli italiani (33 milioni di abitanti).
Le megacities diventeranno le città del centronord mentre al sud lo sviluppo sarà differente ma nei prossimi 15 anni in Italia ci saranno circa 62 milioni.
Se nel presente molti cittadini scelgono la soluzione noleggio lungo termine, nel futuro l’auto di proprietà non esisterà più, infatti in Italia si sta gradualmente sostituendo “l’utilizzo” con il noleggio a lungo termine.
Ad oggi il comparto noleggio rappresenta quasi il 20% del mercato automobilistico con un fatturato di 5,2 miliardi, ma nel rapporto presentato da ANIASA e del CENSIS si legge anche altro, fra qualche anno in Italia sarà tempo di “smart mobility”. Ovvero si prediligeranno le auto a propulsione ibrida e le auto elettriche che già adesso favoriscono il completo accesso alle ZTL, le auto però saranno in grado di dialogare con i sistemi di traffico e saranno perfettamente compatibili con ciò che è indicato con il termine di smart cities.