Napoli e le targhe polacche
Negli ultimi anni, a Napoli e in molte altre città italiane, è diventato sempre più comune vedere automobili con targhe straniere, in particolare polacche. Il fenomeno ha attirato l’attenzione di cittadini e autorità, poiché nasconde motivazioni economiche, ma anche aspetti di dubbia legalità.
Il principale motivo di questa diffusione è il risparmio economico. Nella provincia di Napoli, i costi assicurativi sono tra i più alti d’Italia. Alcuni automobilisti hanno quindi scelto di immatricolare le proprie auto in Polonia, dove le tariffe RC auto sono notevolmente più basse. In questo modo, si possono risparmiare centinaia o addirittura migliaia di euro l’anno. Inoltre, in Polonia le tasse di possesso e le procedure burocratiche sono meno costose e più snelle rispetto all’Italia.
Tuttavia, dietro a questo apparente vantaggio si nascondono spesso pratiche illegali o borderline. Molte di queste auto, infatti, non lasciano mai il territorio italiano e vengono immatricolate all’estero solo “sulla carta”, tramite agenzie che simulano la registrazione in Polonia. In questo modo, i proprietari evitano di pagare il bollo, riducono i costi assicurativi e talvolta sfuggono anche alle multe. Le forze dell’ordine hanno già sequestrato diverse targhe e scoperto vere e proprie reti di “immatricolazioni fittizie”.
Dal punto di vista legale, la situazione è chiara: secondo il Codice della Strada, un veicolo con targa estera non può circolare in Italia per più di 30 giorni se appartiene a un residente italiano. Oltre tale limite, l’auto deve essere reimmatricolata in Italia o iscritta al Registro Veicoli Esteri (REVE). Chi non rispetta queste regole rischia sanzioni severe, sequestro del mezzo e problemi assicurativi in caso di incidente.
Ricapitolando le normativa e legalità:
Il Codice della Strada italiano dice che un veicolo con targa straniera che circola in Italia oltre certi limiti di tempo deve essere re-immatricolato in Italia se è di proprietà di un residente.
È obbligatorio iscrivere il veicolo al REVE (Registro Veicoli Esteri) se circola con targa estera in Italia per più di 30 giorni.
Le multe per non aver rispettato queste regole possono essere pesanti.
Il fenomeno delle targhe polacche a Napoli riflette dunque una realtà complessa: da un lato la ricerca di risparmio da parte dei cittadini, spesso schiacciati da costi elevati e burocrazia; dall’altro, la necessità di maggiore controllo e trasparenza per evitare abusi e garantire equità fiscale. In definitiva, se è comprensibile la voglia di spendere meno, è importante che le soluzioni adottate restino sempre nel rispetto della legge, per non trasformare un vantaggio economico in un rischio legale.