Sono molti i lavoratori infatti che svolgono viaggi e trasferte utilizzando una vettura concessa loro dall’azienda. Il dilemma che può sorgere all’imprenditore è però uno, vale a dire: che tipo di macchina scegliere? E soprattutto, affidarsi all’usato, al noleggio o al leasing?
Andiamo ad analizzare uno per uno questi casi, certamente tutti validi, ma che possono calzare diversamente di caso in caso.
Uno dei vantaggi nello scegliere una macchina usata è sicuramente quello economico legato al risparmio rispetto ad una vettura nuova. L’auto di “seconda mano” costa ovviamente di meno rispetto ad una fresca di concessionario, i pro però non finiscono qui. Nello scegliere l’usato infatti l’imprenditore può godere di altri benefit, come quello legato ad una detrazione fiscale sull’iva dal 40% al 100%, a seconda delle casistiche, fino ad un tetto di 3.615 euro.
Quella del leasing è una formula che ha riscosso particolare successo negli ultimi anni. Pagare l’automobile a rate e avere la possibilità di “riscattarla” al termine del contratto. Proprio nella rata finale sta o meno la convenienza della scelta di questa opzione, con un costo finale che potrebbe essere più o meno elevato. Nel caso del leasing, va detto, il contratto esclude i costi di gestione dell’auto.
Formula classica, un “ever green” che conviene all’azienda in più casi. Uno di questi è sicuramente il periodo più o meno breve del noleggio stesso: in caso di affitto a breve termine ovviamente il costo sarà minore rispetto ad un noleggio per un lungo periodo (quindi la scelta è discrezionale in base alle attività/percorrenze previste), in questa ultima eventualità però il contratto presuppone anche eventuali spese accessorie dato il largo utilizzo della vettura.
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